Non c'è innovazione senza sostenibilità

ARTICOLO/ 08 FEBBRAIO 2024

 

Non c'è innovazione senza sostenibilità

Contesto

Negli ultimi 5 anni il mondo delle aziende è stato travolto da due temi, la Trasformazione Digitale e la Sostenibilità. Da un lato si spingono le imprese a innovare i propri prodotti, servizi, processi, tool e organizzazioni interne, dall’altra si incentivano a sviluppare progetti sostenibili

Sono due trasformazioni globali, profonde e irreversibili, che vanno affrontate con una visione unica, perché si tratta di due facce della stessa medaglia. Le tecnologie digitali, e in particolare il Cloud, sono fondamentali per la trasformazione aziendale e per la gestione dell'impatto in ambito sostenibilità. 

"La sostenibilità non può fare a meno della trasformazione digitale" asserisce Stefano Epifani - Professore del Digital Transformation Institute - secondo il quale, la tecnologia va vista come un elemento centrale nella matrice dell’innovazione. Dal punto di vista sistemico la tecnologia va utilizzata come strumento a supporto delle scelte ambientali, economiche e sociali che devono essere affrontate nel tempo. Allo stesso tempo, queste tecnologie possono contribuire in modo significativo alle emissioni di gas serra (GHG). 
Poiché le scelte su entrambi i fronti hanno un impatto sull'altro, le decisioni in materia di sostenibilità e digitalizzazione devono necessariamente essere affrontate insieme.

Per un’azienda questo si trasforma in un obiettivo ancora più interessante: pensare alla propria evoluzione integrando questi due aspetti attraverso un percorso ben definito e l’aiuto di un partner tecnologico che sposi questi processi

La sfida di ieri dei cloud provider era accompagnare il cliente nel percorso di digitalizzazione aiutandolo ad adottare una strategia competitiva nella quale venissero analizzati e ottimizzati i processi di business, e ad abbracciare una cultura DevOps, fondata su processi agili e automatizzati. La sfida di oggi è farlo portando vantaggi legati alla sostenibilità

Valutando i trend recenti di mercato, si nota come la spinta della Trasformazione Digitale ha fatto evolvere in maniera particolare la parte software in quanto riuscire a mantenere le applicazioni al passo con i tempi è diventato un imperativo categorico per le aziende per rimanere competitive sul mercato. 

Ed è proprio la parte applicativa ad essere l’oggetto di due progetti fondamentali per le aziende, ovvero l’application modernization e la servitization.

In questi due ambiti il Cloud si configura come il principale abilitatore di nuove funzionalità e servizi che migliorano e ottimizzano il business delle organizzazioni e allo stesso tempo come strumento per perseguire e raggiungere miglioramenti legati alla propria sostenibilità. 

Ma cosa s’intende per modernizzazione applicativa? 

Per modernizzazione si intende un progetto in grado di analizzare il parco delle applicazioni legacy aziendali, pianificando di volta in volta, per ogni applicazione, una strategia di aggiornamento con attività di modernizzazione dell'infrastruttura della piattaforma, l'architettura interna e/o le funzioni. Tutto questo per consentire alle organizzazioni di innovare i propri servizi e di rispondere con più efficacia ed efficienza alle esigenze dei clienti.
Per servitizatizzazione si intende, invece, il passaggio dalla vendita di un prodotto singolo alla fornitura di un servizio completo in combinazione al prodotto stesso.
Mentre in passato il prodotto era l’asset strategico su cui le aziende poggiavano tutto il proprio business, con l’emergere della servitizzazione le esigenze del cliente cercano di essere accontentate sia grazie alla qualità del prodotto che dei servizi ad esso integrati, intervenendo con attività proattive di manutenzione ed assistenza durante il post-vendita. 

Il valore strategico del servizio in sé cambia drasticamente, andando ad impattare sia a livello organizzativo che di collaborazione interna. Ogni persona inserita nel contesto aziendale ha infatti una mission diversa rispetto al passato: non più solo puntare ad accontentare il proprio mercato al momento della vendita, ma fare un percorso durevole e di fiducia nel tempo.

Questi due tipi di progettualità, oggi cavallo di battaglia della Digital Transformation, permettono di portare benefici tangibili alle aziende che le mettono in pratica.
Oltre ai principali benefici della Digital Transformation come la riduzione dei costi, il perfezionamento della qualità dei prodotti e dei servizi, il miglioramento dell’esperienza del cliente e lo sviluppo di una migliore cultura aziendale, osserviamo come la sostenibilità diventi fulcro e metodologia di riferimento per portare avanti queste attività
Ma vediamo cosa si intende nello specifico per sostenibilità.

La sostenibilità: vantaggio e fattore abilitante per una strategia competitiva

Secondo una ricerca di Gartner “the Mid-2021 Update Gartner CEO and Senior Business Survey” le organizzazioni hanno inserito la sostenibilità ambientale tra le 10 principali priorità aziendali.
Le organizzazioni in generale hanno compreso l’importanza di ridurre l’impatto del loro business sull’ambiente ma nonostante questo poche di esse riconoscono la scelta di acquistare servizi cloud come una scelta virtuosa per raggiungere l’obiettivo di diventare un’azienda più sostenibile.
Come emerge dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che prevede 17 punti di attenzione riguardanti l’impatto che abbiamo sul pianeta, la sostenibilità oggi abbraccia vari ambiti.

Cosa significa “essere sostenibili” al giorno d’oggi?

Essere sostenibili, ad oggi, significa impegnarsi non solo a livello ambientale ma anche avere una responsabilità sociale che ci vede parte di un cambiamento. La sostenibilità comprende tutti quei valori che riguardano il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione delle persone, mettendo in atto delle scelte etiche.

Nello specifico la sostenibilità sociale si riferisce alla capacità di creare e mantenere una società equa, giusta e inclusiva per tutte le soggettività nel lungo termine. Per raggiungere questo tipo di società si passa attraverso aspetti legali, come la promozione dei diritti umani e della giustizia sociale, ma anche attraverso una componente di cura, che tutela tutte le diversità. C’è poi una componente di politiche sociali che riguarda la garanzia di pari opportunità a tutti gli individui e il coinvolgimento attivo dei cittadini e dei membri della società nei processi decisionali che riguardano la stessa.

All’interno della sfera sociale possiamo riconoscere due tipologie di sostenibilità: quella civile e quella aziendale. Facce della stessa medaglia, sono due concetti strettamente interconnessi.
La sostenibilità civile fa riferimento al benessere della società nel suo complesso. Si concentra su questioni come la giustizia sociale e la salute pubblica.
Mentre la sostenibilità aziendale, si riferisce alle pratiche etiche che un’organizzazione sceglie di fare nei confronti dei suoi dipendenti. Una nuova cultura aziendale che mette al centro il benessere delle persone che compongono un’organizzazione, l’efficienza del loro lavoro e l’innovazione data da queste pratiche. 

La sostenibilità ambientale, ben più nota e immediata, si riferisce invece alla capacità di preservare le risorse naturali e i sistemi ecologici nel lungo termine, garantendo la loro rigenerazione e mantenendo un equilibrio tra le esigenze umane e l'ambiente. Essa implica l'adozione di pratiche e politiche che minimizzano l'impatto negativo sull'ambiente, come promuovere:

  • l'uso razionale delle risorse, che ne eviti gli sprechi e lo sfruttamento intensivo;
  • la conservazione della biodiversità e la protezione degli ecosistemi fragili;
  • la mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • l'efficienza e la transizione energetica;
  • l'economia circolare e i suoi principi; il consumo responsabile, che passa attraverso la riduzione degli sprechi, il riciclo dei materiali e il riuso. 
La sostenibilità, quindi, diventa una responsabilità condivisa tra i provider di servizi cloud e i clienti: i provider sono responsabili dell’ottimizzazione del cloud, attraverso un’infrastruttura meno impattante. I clienti sono responsabili della sostenibilità nel cloud, facendo attenzione ad ottimizzare i carichi di lavoro e riducendo al minimo le risorse totali necessarie. 

Ma qual è il ruolo del provider? Quali sono le iniziative che può mettere in campo?

Il compito dei provider: sostenibilità interna per portare valore al cliente.

Abbiamo detto che il compito dei provider non è più solo quello di proporre progetti innovativi, ma anche di portare avanti iniziative sostenibili. 

La sostenibilità ambientale è sicuramente il tema su cui i Cloud Provider possono fare maggiormente la differenza, sia in termini di vantaggio interno su costi ed efficienza, ma anche in termini di vantaggio per il cliente finale che beneficia di un servizio sostenibile, green e all’avanguardia. 
Introducendo migliorie e nuovi sistemi al proprio DataCenter, e quindi ai prodotti e servizi da lì erogati, i Cloud Provider possono ad esempio:
  • ottimizzare l’energia utilizzata: se un data center per far funzionare i server consuma una certa quantità, ma la sfrutta solo al 40%, allora il 60% di energia è sprecata. I provider di green cloud computing, di fatto, cercano di ridurre lo spreco, utilizzando al massimo la capacità computazionale a propria disposizione. 
  • ridurre la richiesta di capacità computazionale: qualsiasi servizio informatico attivo e non utilizzato andrebbe spento. Ciò è possibile, ad esempio, attraverso la fornitura di servizi serverless. Le applicazioni di tipo serverless sono pagate dall’utente solo quando le utilizza e di fatto le operazioni vengono eseguite solo su richiesta. I servizi, quindi, non sono sempre accesi, ma erogati esclusivamente quando servono. 
  • pianificare l’accensione e lo spegnimento delle applicazioni: i provider di green cloud computing permettono di schedulare le istanze virtuali, magari solo durante l’orario di lavoro del cliente. In questo modo, quando non servono restano spente, evitando di impegnare risorse inutilmente. 
Inoltre, i cloud provider possono ridurre le emissioni implementando programmi di efficienza energetica e adottando energie rinnovabili per alimentare le loro apparecchiature IT. In genere sono più attenti a gestire le attività di circolarità dei materiali riutilizzati rispetto ad un data-center proprietari.
I cloud pubblici, alimentati da energia rinnovabile, possono ridurre le emissioni di gas serra del 70-90% rispetto ai data-center privati, alimentati da combustibili fossili. 

Ma, grazie al Codice di Condotta per l’efficienza energetica dei data center (CoC), si riesce a dare al cliente una garanzia di attuare pratiche a favore del rispetto dell’ambiente. Indici come: 
  • Il DNSH, Do No Significant Harm, principio del non arrecare danno significativo all’ambente 
  • Il PUE, Il PUE (Power Usage Effectiveness) è un indicatore usato per misurare l’efficienza energetica di un data center. 
E le Certificazioni (ISO 14001: 2015 per la Gestione ambientale o ISO 50001: 2018 Certificato per la Gestione dell’energia) possono aiutare un’organizzazione a fare delle scelte consapevoli e sostenibili.

In questo caso si parla di Green IT ovvero l’insieme di tutte le metodologie, di cui sopra, che portano un’azienda ad essere accompagnatore e guida nel percorso di cambiamento verso una strategia sostenibile. 
Ogni azienda che vuole intraprendere una evoluzione verso un modello più sostenibile e innovativo deve quindi ricercare un partner che a sua volta abbia questi come valori fondanti e li sappia applicare nei suoi progetti. 

Innovazione e sostenibilità

Come già detto in precedenza, due dei progetti base della Digital Transformation e con più impatto da un punto di vista della sostenibilità sono appunto la modernizzazione applicativa e la servitizzazione e di seguito vedremo come tre aziende hanno usato questi progetti per ottenere enormi vantaggi di business e di sostenibilità. 

Sostenibilità ambientale: un nuovo modello di business che rispetta l’ambiente 

Per un’azienda del settore manifatturiero che produce macchine industriali è stata progettata un’applicazione che offrisse un servizio migliore, che riducesse i tempi di consegna e che efficientasse la gestione elettrica incentrando il progetto sull’ascolto delle macchine.
L’applicazione sviluppata offre un grandissimo vantaggio in termini di sostenibilità poiché dispone di un’area dedicata alla misurazione e al monitoraggio dei consumi delle macchine con l’obiettivo di ridurne gli sprechi. 
L’azienda può ridimensionare l’infrastruttura in base alle necessità e scalare ciascun servizio in modo indipendente per rispondere alla funzionalità richieste. Dare voce alle macchine significa analizzare cosa possano dire, analizzare i dati che generano, raccoglierli, organizzarli e trasformarli in informazioni utili all’utente. Manutenzione predittiva, service proattivo e decisioni data driven anche in R&D sono gli elementi in cui si traduce il valore che l’applicazione creata genera. 
 

Sostenibilità sociale: la digitalizzazione come aiuto delle persone fragili 

Sempre più anziani e persone fragili vivono sole in casa e hanno bisogno di un supporto concreto. L’azienda, che da anni sviluppa prodotti per la protezione della casa, ha voluto cambiare il proprio modello di business per rispondere in maniera efficace a questa nuova esigenza sociale ed essere più di supporto ai caregiver. 
Per questo si è passati dall’idea di proteggere la casa al mettere in sicurezza le persone che vi abitano.

Grazie allo sviluppo di un'applicazione cloud native ed uno strumento di monitoraggio domestico per verificare in tempo reale lo stato di salute delle persone sole in casa. Ma non solo: l’applicazione in caso di condizioni di specifiche (come eccessiva immobilità, visite inaspettate, un’uscita di casa inconsapevole) è in grado di segnalare tempestivamente l’emergenza attraverso alert. Grazie ad un modello di apprendimento automatico, vengono analizzati i livelli di attività del soggetto fragile per tenerne sotto controllo i trend. L’architettura è basata su microservizi orchestrati in ambiente Kubernetese utilizza per la gestione degli eventi il framework di sviluppo KRules sviluppato da Var Group e rilasciato sotto licenza Apache 2.0.

La scalabilità e la flessibilità del cloud permettono di approcciare questo modello di servitization in modo economicamente più sostenibile: sia per le performance che per i costi che sono gestiti automaticamente in maniera elastica in base all’adozione del mercato e al reale utilizzo degli utenti, evitando, così, costi fissi ingiustificati. 

Abbiamo quindi due grossi benefici in termini di sostenibilità, grazie all’adozione del cloud:

  • la riduzione dei costi in base al reale utilizzo del servizio 
  • inclusione e supporto delle persone più fragili

Sostenibilità sociale: progetto di inclusione dei dipendenti nella strategia aziendale 

Per un’azienda del settore fashion è stata sviluppata un’applicazione che migliorasse l’engagement aziendale facendo sentire i dipendenti parte attiva della strategia, senza considerare il loro ruolo. 
Questo genere di iniziative basate su una comunicazione trasparente tra le parti favorisce una cultura aziendale consapevole.
L’esigenza dell’azienda era quella di introdurre una piattaforma alla quale tutti i componenti dell’organizzazione potessero accedere che seguisse il seguente processo di comunicazione
  • introduzione di dinamiche di gamification per la valutazione delle competenze 
  • condivisione di strumenti di reporting su attività di morning brief 
  • facilitazione dello scambio di esperienze con la creazione di una community di Sales Assistant 
  • unione di percorsi formativi in aula con dinamiche di apprendimento a ripetizione 
Attraverso la piattaforma sviluppata si è velocizzato il flusso di informazioni che ha portando vari benefici:
  • facilità di accesso immediato e reperibilità alle informazioni aziendali 
  • aumento dell’engagement del personale di store tramite la gamification 
  • livello di preparazione del personale aumentato del 37% 

Conclusioni

Abbiamo identificato cosa significa attuare politiche e metodologie di Green IT, che ad oggi devono fare parte della strategia di business di un’azienda. 
Il cloud è l’abilitatore per eccellenza di modelli di business che migliorano e trasformano il lavoro delle persone all’interno di un’organizzazione
I cloud provider devono farsi guida nel percorso di digitalizzazione del cliente. Creando progetti, ovviamente innovativi, che seguano un modello sostenibile. 
Diventiamo tutti responsabili dell’attuazione di buone pratiche che aiutino non solo il pianeta ma anche l’evoluzione verso una cultura aziendale inclusiva.

AUTRICE:

Arianna Zago- Lead Product Manager Var Group